Storia

Quando si parla di storia si scopre quanto puó raccontare di affascinante e misterioso un luogo conosciuto all’uomo migliaia di anni.
I primi insediamenti sull’attuale territorio di San Sperate risalirebbero al XVIII secolo a.C. e si stabilirono nell’area di Su Cuccuru Santu Srebastianu (il colle di San Sebastiano).

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Maschera Ghignante: periodo fenicio-punico, rinvenuta a San Sperate e custodita nel Museo Archeologico di Cagliari.

I numerosi reperti archeologici rinvenuti, per lo piú oggetti votivi utilizzati nella celebrazione di culti religiosi, sono da attribuirsi all´etá del bronzo, XIII secolo a.C.. Nell´area dell´attuale quartiere San Giovanni era presente un insediamento nuragico, testimoniato dai resti di un nuraghe e numerosi pozzi dell´epoca. Insieme alla caccia e alle attivitá artigianali si sviluppó fin da quei tempi una fiorente economia agricola favorita dalla fertilitá del terreno ricco di humus.

Nei secoli San Sperate fu oggetto di conquista, subí la dominazione Punica testimoniata da quattro necropoli, la dominazione Romana confermata anch´essa dalla scoperta nel 1975 di una necropoli, quindi la dominazione Vandalica. Secondo antichi documenti del III secolo d.C scritti dal geografo Tolomeo, Civitas Valeria era il nome in epaca Romana da attribuirsi all´attuale San Sperate. Non é precisamente documentata la data in cui il nome fu cambiato in San Sperate per onorare il martire Speratus.

Nel medioevo apparteneva al Giudicato di Cagliari, successivamente fu dominata per un breve periodo dai Saraceni, per passare prima ai Pisani e poi agli Aragonesi. Per volontà del Re Alfonso V sotto la dominazione Aragonese, San Sperate divenne un Feudo. Tale forma istituzionale fu mantenuta fino al 1839, in seguito all´abolizione dei Feudi del 1835.

Con la costituzione il 29 novembre 1847 del Regno Sardo-Piemontese, e successivamente con la proclamazione del Regno d’Italia, avvenuta nel 1861, San Sperate è protagonista della storia piú recente d´Italia, anche con la partecipazione di molti Sansperatini ai conflitti mondiali della prima metá del 1900.

Per opera del fenomeno rivoluzionario sviluppatasi nella fine degli anni ´60 all’insegna dell’espressione artistica, dal 1968 San Sperate è Paese Museo.

 

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